Proponente: Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo
Partners: Regione Lombardia Provincia di Bergamo Comune di Bergamo Parco dei Colli di Bergamo Valle d’Astino S.r.l. (Società proprietaria dell’intero complesso dell’ex Monastero di Astino e interamente partecipata dalla Fondazione Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo) Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota” Centro Studi sul Territorio, Università degli Studi di Bergamo Imprenditori agricoli: Azienda Agricola Arrigoni Beatrice Azienda Agricola OIKOS Cooperativa Sociale Azienda Agricola i Ragì di Prandi Ivan Castel Cerreto Soc. Cooperativa Soc. Agricola ELAV Soc. Agricola S. Laura di E. Antignati &C. Società Agricola Terre Lombarde s.s. Gestori: Accademia di Astino srl Orizzonti d’Astino Consorzio Le Orbe di Astino S.r.l. Gruppo La Marianna Da Mimmo S.r.l. Birrificio indipendente ELAV S.r.l. S-link S.r.l. Astino 2018 S.r.l. Treverde S.r.l. Associazioni: A.P.A.B. (Associazione Produttori Agricoli Biologici della Valle d’Astino) Associazione Culturale Arketipos Associazione Il Cavaliere giallo Associazione Vivere Longuelo Associazioni coinvolte nelle varie attività svolte nel Complesso di Astino: Seminario permanente Luigi Veronelli SLOW FOOD Bergamo Ass. SLOWCOOKING CAI Bergamo Progetto FORME ONAF (Organizzazione Nazionale assaggiatore formaggi) Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Donizetti” Associazione Bergamo Festival – Fare la Pace Associazione Ab Harmoniae Associazione Estudiantina Associazione Bande Musicali di Bergamo ACLI – Molte fedi sotto lo stesso cielo Sezione Aurea compagnia teatrale e Arts Associazione culturale – SUMMER SCHOOL Comunità Botteghe di Città Alta Guide Turistiche di Città Alta Gruppo Archeologico Bergamasco Spia Game, organizzatore di Orobie Ultra Trail Osservatorio Astronomico “LA TORRE DEL SOLE”
Localizzazione: Lombardia – Bergamo – Val d’Astino
Descrizione del progetto
Al centro del territorio comunale di Bergamo, a pochi minuti a piedi dalla città, la valle di Astino ne custodisce la storia e la biodiversità. Qui nel medioevo viene costruito un monastero vallombrosano, che organizza il paesaggio dell’area e garantisce lo sviluppo della biodiversità.
Fin dall’immediato secondo Dopoguerra le istituzioni locali e regionali pongono vincoli per proteggere l’area, risorsa verde all’interno del territorio di una città industrializzata. Ciononostante, il monastero e l’intera area sono prima divenuti privati e poi abbandonati, divenendo una periferia agricola in stato di abbandono.
Oggetto del presente progetto è l’ambizioso progetto di recupero e pianificazione del paesaggio della valle d’Astino iniziato nel 2007. In quell’anno è avvenuta l’acquisizione dell’edificio del monastero e dei suoi annessi agricoli da parte della Fondazione Misericordia Maggiore di Bergamo, che, stringendo una rete di collaborazioni con le istituzioni pubbliche e con aziende agricole e cooperative ha condotto il restauro del complesso e il recupero paesaggistico del patrimonio terriero della valle all’insegna della biodiversità e delle coltivazioni biologiche. Il progetto ha preso in considerazione l’impiego del le figure svantaggiate e il coinvolgimento della popolazione.
Nel 2017, questa azione è stata perfezionata con il varo di un accordo di programma, che si propone la salvaguardia, gestione e pianificazione del paesaggio della valle di Astino e che ha previsto il recupero del monastero e delle cascine dell’area (Cascina Convento e Cascina Mulino), nonché del castello e dei sentieri, la creazione di percorsi didattici all’interno del bosco dell’Allegrezza, il recupero delle coltivazioni tradizionali, attuate secondo metodi biologici, e della rete idrica, frutto dell’azione secolare dei monaci, e la costituzione di una sede separata dell’Orto botanico. In parallelo, sono state attivate una serie di iniziative culturali, didattiche e di formazione, intese a restituire Astino e la sua Valle ai Bergamaschi, legate al paesaggio e all’alimentazione.