F.A.Q. – Edizione 2008-2009

SI COMUNICA CHE, A CAUSA DELLA CONFERMA DELLO SCIOPERO GENERALE INDETTO NELLA GIORNATA DEL 12 DICEMBRE 2008, LA DATA PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE DI CANDIDATURA (VEDI PROCEDURA DI SELEZIONE) PER LA SELEZIONE DELLA CANDIDATURA ITALIANA PER IL PREMIO DEL PAESAGGIO DEL CONSIGLIO D’EUROPA SI INTENDE PROROGATA A SABATO 13 DICEMBRE 2008. PERTANTO LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA DI ISCRIZIONE ON LINE E LA SPEDIZIONE POSTALE, A MEZZO POSTA RACCOMANDATA 1 (VELOCE) A.R. DEI MATERIALI NECESSARI PER IL DOSSIER DELLA CANDIDATURA, DOVRA’ AVVENIRE ENTRO IL 13 DICEMBRE 2008 ED ESSERE INDIRIZZATA A: “PREMIO DEL PAESAGGIO DEL CONSIGLIO D’EUROPA” – SEGRETERIA ORGANIZZATIVA – ACMA CENTRO ITALIANO DI ARCHITETTURA, VIA ANTONIO GROSSICH, 16 20131 MILANO.

D: Potrebbe essere presentata la domanda anche se lo strumento in itinere (strumento adottato in via di approvazione)?
R: NO (cfr risposta precedente)

D: Sono ammissibili i PTCP anche se solo adottati ed in fase di approvazione?
R: NO ( cfr risposta precedente)

D: La Parchi Val di Cornia, in qualità di società per azioni a totale capitale pubblico che gestisce un sistema di musei e parchi archeologici e naturali, può partecipare al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa?
R: Riteniamo che possa candidarsi in quanto rientrante tra le collettività locali e regionali, e loro raggruppamenti come recita l’art. 2 del Regolamento COE.

D: I principali strumenti urbanistici del Comune sono il PSC (anno 2005) ed il RUE (adottato il 3 Luglio 2008). Già nel PSC era compresa la “Disciplina del Paesaggio”, ma essa è stata resa operativa con l’adozione del RUE il 3 luglio scorso, nel quale inserita la casistica ed il grado di rilevanza degli interventi, è fornita una valida guida di riferimento e di studio delle varie caratteristiche dei contesti del territorio, viene insediato un gruppo di tecnici che ha il compito di valutare il grado di conformità degli interventi a tale disciplina, alla verifica degli elaborati richiesti da tale disciplina e, in definitiva, si esprime sulla validità delle attenzioni e delle scelte progettuali in relazione alla integrazione paesaggistica ed ai riferimenti della guida. Questo meccanismo sta già dando risultati fruttuosi. Si chiede se questi tempi sono accettabili in relazione alla richiesta dei tre anni di verifica del progetto.
R: Il Criterio 1 dell’allegato al Regolamento COE che raccoglie e puntualizza i Criteri di attribuzione del premio del paesaggio del Consiglio d’Europa, recita “Le realizzazioni presentate devono essere l’espressione concreta della salvaguardia, gestione e/o pianificazione dei paesaggi. Per espressione concreta si intende interventi realizzati e operanti da almeno tre anni al momento della presentazione delle candidature”.

D: In riferimento al criterio 1 “Sviluppo territoriale sostenibile”, si chiede di conoscere se il termine di tre anni deve intendersi come criterio di partecipazione al concorso oppure come criterio che attribuisce un maggior premio in termine di punteggio. Il nostro intervento si è concluso quest’anno anche se è iniziato, con le sue fasi progettuali, almeno tre anni fa.
R: Si rimanda a quanto riportato nella risposta precedente

D: Come presentazione del candidato si intende la presentazione dell’amministrazione pubblica che propone la propria candidatura o del progettista dell’opera?
R: Per presentazione del candidato (non superiore a tre pagine) da inviare in formato digitale si intende in prima istanza una presentazione che permetta di valutare l’ammissibilità del candidato al Premio così come individuato nell’art. 2 del Regolamento COE “[…] collettività locali e regionali, e i loro raggruppamenti, che, nell’ambito della politica del paesaggio di una Parte contraente la presente Convenzione, abbiano attuato una politica, ecc.”. In particolare per le organizzazioni non governative va specificata l’esperienza maturata nell’”apporto particolarmente rilevante alla salvaguardia, alla gestione o alla pianificazione del paesaggio”. Per collettività locali e regionali transfrontaliere, nonché i raggruppamenti di collettività locali o regionali, va esplicata la condizione posta nel regolmento: ” […] gestiscano in comune il paesaggio in questione.” Riteniamo tuttavia che in questa relazione si possa fare menzione anche di tutti i soggetti che abbiano partecipato direttamente o indirettamente alle varie fasi della progettazione.

D: La descrizione dell’intervento può contenere delle immagini?
R: Si.

D: I posters illustrativi devono contenere l’intestazione “Landscape Award of the Council of Europe”?
R: Nell’articolo 3 del Regolamento COE non è specificato alcunché a riguardo. Riteniamo comunque preferibile inserire nei posters i dati identificativi sintetici dell’intervento: Proponente, titolo, ambito, paese, ecc.

D: Esistono prescrizioni di qualche tipo su formato, contenuti e caratteristiche grafiche dei posters?
R: No. Nell’art. 3 del Regolamento COE non se ne fa menzione. Si presume che la scelta delle caratteristiche grafiche dei posters per la presentazione dell’intervento spetti al singolo candidato.

D: E’ possibile presentare integrazioni successivamente all’invio del 12 dicembre?
R: Per il progetto selezionato vale quanto previsto nel punto 4 della Procedura di Selezione “[…] il MiBAC, qualora lo ritenesse necessario, si riserva di chiedere ulteriori materiali a completamento della documentazione presentata.” ; tenendo presente che la candidatura verrà inviata al COE entro il 31 dicembre 2008. 

D: Qualora l’intervento venisse selezionato come candidato italiano, i dati inseriti nella scheda informatizzata all’atto dell’iscrizione saranno impiegati come materiali per la presentazione al Consiglio d’Europa?
R: No. Le informazioni presenti nella scheda verranno impiegati unicamente nella fase di selezione. A discrezione del proponente è possibile impiegare le stesse informazioni all’interno delle due relazioni richieste.

D:- Parte Prima, punto 2.4. Nel caso di progettazione esterna deve essere comunque anche indicato il R.U.P. dell’Amministrazione Pubblica come “responsabile della progettazione”?
R: Se trattasi di incarico di progettazione a soggetto esterno va comunque specificato, oltre al progettista stesso, anche il responsabile del servizio interno di riferimento, specificando tra parentesi (R.U.P.).

D: Parte Prima, punto 2.5.1. Per cofinanziamento si intendono anche quote provenienti da diverse linee di finanziamento pubbliche? E in particolare, la suddivisione del finanziamento tra fondi P.O.R., Regionali e Comunali?
R: Si. Sono anche richieste le percentuali di partecipazione al finanziamento dell’intervento. I dati possono essere approssimativi.

D: Nella compilazione dell’iscrizione come si stabilisce l’ambito di intervento?
R: Per ambito di intervento si intende l’ambito territoriale che investe un determinato progetto. La finalità della domanda è di localizzare geograficamente l’intervento e delimitare le azioni su uno specifico territorio.

D: Cos’è l’art. 2 del Regolamento COE?
R: Trattasi dell’art. 2 Qualificazione dei candidati del “Regolamento del premio”. COE è acronimo di Consiglio d’Europa.

D: Se un intervento precedente ai tre anni è composto da più progetti, alcuni realizzati altri in fase di realizzazione cosa si può candidare?
R: Nel caso di interventi complessi è possibile una doppia candidatura. Per quanto riguarda un intervento composto da più azioni sul territorio si può candidare come intervento indiretto, specificando i risultati concreti realizzati o in corso d’opera. Per quanto riguarda i singoli progetti realizzati sarebbe opportuno scegliere quello maggiormente rappresentativo (concluso da almeno tre anni) proponendolo come intervento diretto facente parte di una azione più complessa, ovviamente da specificare ed illustrare.

D: Al premio si possono candidare le sole opere, lavori ed interventi realizzati? Oppure al premio possono partecipare anche piani e progetti per il paesaggio, attivati ai sensi della Convenzione europea secondo modalità partecipative e conclusi sul piano amministrativo e delle procedure?
R: Si possono candidare al premio le realizzazioni “[…] espressione concreta della salvaguardia, gestione e/o pianificazione di paesaggi. Per espressione concreta si intende interventi realizzati e operanti da almeno tre anni al momento della presentazione delle candidature.” (Criterio 1 Dell’Allegato del Regolamento COE). Riportiamo di seguito una parte dell’introduzione alla scheda di iscrizione “[…]Per interventi diretti si intendono tutti quei progetti che presiedono ad una specifica trasformazione fisica e strutturale del paesaggio all’interno di un determinato territorio. In tal caso i termini dei tre anni indicati dal regolamento come periodo necessario per verificare la concretezza della realizzazione si intendono a partire dalla data dell’inizio della sua fruizione. Gli interventi indiretti raccolgono invece tutte quelle azioni materiali ed immateriali (piani, normative, altro) previste dalle istituzioni locali e volte alla salvaguardia e alla valorizzazione del carattere del proprio paesaggio, sia tematiche che integrate alla programmazione territoriale. In questo senso il termine dei tre anni è relativo all’efficacia amministrativa del provvedimento.”

D: Cosa si intende per progetti realizzati da almeno tre anni? Vale l’anno solare? Ovvero, se un progetto ha iniziato il suo iter procedurale (per l’avvio della progettazione) nel dicembre 2006 (convenzione sottoscritta dagli Enti promotori), si considerano validi i tre anni (2006-2007-2008)?
R: Si intende che la fruizione di un progetto (se diretto) o l’efficacia amministrativa di un provvedimento (se indiretto) abbia come data limite il 31 dicembre 2005 o data precedente.

D: Si possono proporre progetti in itinere amministrativo o non ancora del tutto realizzati?
R: I progetti presentati che non rispettano i requisiti previsti dal Regolamento COE non saranno candidabili al Premio.

D: Possono candidarsi al Premio progetti di massima per la valorizzazione del paesaggio storico-ambientale, predisposti nel 2007 e candidati al riconoscimento di Geosito dalla Regione, ma non ancora realizzati?
R: In linea di massima possono candidarsi solo interventi, anche in forma di azioni o politiche, per i quali risulta verificabile la ricaduta sul territorio (Criterio 1 Allegato al Regolamento COE).

D: La consegna può essere fatta a mano presso gli uffici dell\’ACMA a Milano?
R: No. Unicamente per spedizione postale a mezzo Posta Raccomandata 1 veloce A.R. come dal punto 2 della Procedura di Selezione.

D: Il referente dell’intervento può essere di una struttura diversa dal soggetto proponente?
R: Si. Tuttavia, qualora trattasi di soggetto esterno (società, ente, progettista) va specificata la posizione nella “Qualifica” punto 1.2 della scheda di iscrizione. Nella III parte della scheda il proponente deve sottoscrivere “[…]di essere stato autorizzato da parte dell’ente proponente che rappresento alla compilazione della presente scheda […]”. Si presume che il referente abbia ricevuto una delega scritta da parte del soggetto proponente.

D: Nella prima parte della scheda di selezione, al punto 2.6 deve essere inserita la descrizione del progetto. È richiesto di “menzionare la disposizione specifica della Convenzione alla quale fa riferimento l’intervento”. Si fa riferimento alle “Misure specifiche” dell’art. 6 ? Oppure quali sono le “disposizioni specifiche” della Convenzione da menzionare?
D: Cosa si intende per menzione della disposizione specifica a cui fa riferimento l’intervento?
R: Nell’ Articolo 3 “Procedura” Fase 1 – Presentazione delle candidature del Regolamento COE è richiesto che nella relazione “Si dovrà espressamente menzionare la disposizione specifica della Convenzione alla quale fa riferimento l’intervento.” . Tutto ciò nella filosofia che il Premio sia un mezzo per valorizzare e promuovere i contenuti della Convenzione stessa. Contemporaneamente citare la disposizione specifica è un mezzo per individuare e classificare gli interventi a partire dalle azioni prevalenti attuate.

D: Possiamo avere ragguagli sul punto 2.2 Ambito, .2.3 Tipologia di intervento; e nella II parte sul punto 1.5 Esistenza norme relative…
R: Al punto 2.2 si deve indicare il territorio a cui l’intervento fa riferimento. Se trattasi di una parte di territorio comunale, provinciale, regionale o l’intero territorio di competenza o se sono aree territoriali di enti diversi.
Nel punto 2.3 si deve indicare la tipologia dell’intervento, se trattasi di un piano o un programma o azioni che regolano la trasformazione territoriale e che hanno indicazione chiare sulla pianificazione paesaggistica o se trattasi di interventi progettuali realizzati. Maggiori dettagli su questo punto sono presenti all’interno dell’introduzione alla scheda di iscrizione.
Nel punto 1.5 (Parte II della scheda) si vuole sapere se gli enti pubblici che hanno competenze in materia di programmazione territoriale, hanno nei propri regolamenti attuativi norme che prevedono procedure di azioni nell’indirizzo dello sviluppo sostenibile così come definito dalla convenzione di Rio, ovvero tutte quelle norme che hanno attinenza nella salvaguardia dei beni naturali e che prevedono azioni partecipative ecc. ecc.

D: In quale forma possiamo partecipare al premio se il progetto in questione è un progetto “diretto” avviato da un’associazione di Comuni costituita per questo specifico scopo nel 1997/1998 e realizzato per lotti successivi stratificati gli uni sugli anni in stretta integrazione dal 1998 ad oggi? Pur non avendo predisposto uno specifico piano, i Comuni si sono attivati in un programma condiviso dal quale sono derivate una serie di collaborazioni e attività sul territorio, quali la condivisione degli indirizzi con la popolazione, la collaborazione con alcune Università e il MiBAC, la comunicazione e la valorizzazione del patrimonio. Purtroppo, se degli interventi materiali resta traccia sul territorio, per questa altra tipologia di attività non è stata raccolta documentazione nel corso del tempo, fatta eccezione per alcune pubblicazioni scientifiche curate dall’Università e dal MiBAC. La prima fase di intervento diretto si concretizza in un primo lotto esecutivo che si chiude nel 2003. Il Parco viene aperto alla fruizione, pur senza piano di gestione. Successivamente si avviano altre due fasi esecutive che si chiudono solo nel novembre del 2008. Nel contempo, l’associazione di Comuni e i progettisti fanno precedere allo studio degli ultimi due lotti lo studio territoriale che funga da base e guida degli interventi. Si decide di predisporre, inoltre, insieme al progetto museografico, un piano di comunicazione attualmente in fase di ultimazione. Nel contempo, si inizia ad operare perché sia predisposto un piano di gestione. Da anni, comunque, è attiva una cooperativa impegnata nella gestione di uno dei musei collegati al Parco.
R: Se dal punto di vista giuridico non esiste un consorzio o una vera e propria associazione di comuni sarebbe opportuno che un Comune si presenti come capofila, ovviamente citando tutti gli altri nel campo “specificare” del punto 1.3 “Tipologia soggetto Proponente (art. 2 del Regolamento COE)”. Può essere presentato come intervento diretto che si compone, per la complessità della sua natura amministrativa, in lotti successivi. È invece rilevante che alla data di oggi vi siano già effetti documentabili di interventi realizzati da almeno tre anni, anche se parziali, dove è possibile rintracciare le qualità dell’intervento con i requisiti previsti dal Regolamento COE.

D: Per il 12/12/2008 basta la descrizione di max 20 pagine in italiano (la traduzione inglese puó essere consegnata dopo)?
D: Tutti i materiali prodotti devono essere obbligatoriamente prodotti in lingua inglese o francese?
D: È possibile consegnare la descrizione dell’intervento in italiano anziché in una delle lingue ufficiali della comunità europea (inglese-francese)?
R: La documentazione che il MiBAC dovrà inviare al Consiglio d’Europa dovrà essere in lingua inglese o francese. Tuttavia “Per agevolare la partecipazione si fa presente che la presentazione del candidato e la descrizione dell’intervento potranno essere consegnate in italiano.” (Procedura di Selezione al punto 2). Sarebbe utile, per assicurare la corretta interpretazione del testo ed agevolare i tempi di spedizione, allegare anche le relazioni in una delle lingue inglese o francese. I testi contenuti nei posters devono essere necessariamente in lingua inglese o francese.

D: È possibile allegare ai documenti di candidatura eventuali pubblicazioni sul lavoro in oggetto?
R: Nell’ultimo paragrafo del punto 2. Presentazione delle proposte di candidatura (vedi artt. 2 e 3 Regolamento COE) della Procedura di Selezione “Gli elaborati ricevuti in difformità o incompleti rispetto alle suddette indicazioni non saranno presi in considerazione ai fini della selezione”. L’invio di ulteriori materiali documentativi aggiuntivi non comporta quindi motivo di esclusione dalla procedura di selezione.

D: Cosa si intende per “individuazione del soggetto proponente nella rete delle convenzioni internazionali? R: Si vuole individuare attraverso questa domanda se il soggetto candidato abbia già attivato azioni rispetto agli obiettivi delle convenzioni citate. E’ chiaramente un parametro di valore aggiunto.

D: Se il progetto che si intende candidare è all’interno di un V.I.A., e la data di approvazione del C.I.P.E. non è sufficiente per rientrare in tale termine, si può considerare valida la data del decreto regionale di approvazione del V.I.A.?
R: Se si tratta di un progetto diretto dovrebbe essere già realizzato da almeno tre anni. Altrimenti la data dei tre anni dovrebbe essere applicata all’efficacia amministrativa del provvedimento.

D: E’ obbligatorio inserire le immagini in fondo alla scheda
R: Non è obbligatorio ma è consigliato. Le informazioni sintetiche inviate all’interno della scheda servono a illustrare in modo sintetico gli interventi.

D: In fondo alla scheda di iscrizione è previsto l’upload di immagini. Mi sono accorto all’interno del pdf di conferma che ho ricevuto non risultano registrate le immagini che ho caricato. Posso inviarle successivamente o devo rifare l’iter di iscrizione?
R: Nel caso in cui alcuni campi obbligatori non risultano completi e viene richiesto il completamento bisogna anche ricontrollare che le immagini siano caricate. Nel caso in cui si riceva il pdf senza le immagini inserite è necessario procedere nuovamente alla compilazione della scheda. Se le immagini vengono inviate diversamente (via e-mail o per posta assieme alla rimanente documentazione) è importante che arrivino a completamento della documentazione inviata, ma rigorosamente entro i termini stabiliti.
 
D: Venerdì 12 è previsto uno sciopero generale per cui è possibile che gli orari di funzionamento di molti uffici postali risulteranno alterati. E’ possibile inviare la documentazione il giorno successivo.
R: SI, data la conferma per il giorno 12. dicembre dello sciopero generale, la scadenza è  rinviata al giorno 13 dicembre, come indicato nell’avviso sulla home page 

D: Bisogna allegare la delega del soggetto proponente al referente dell’intervento, qualora quest’ultimo è esterno all’amministrazione.
R: Non è previsto in quanto il referente sottoscrive le dichiarazioni di “essere autorizzato da parte dell’ente proponente che rappresento alla compilazione della presente scheda e garantisco in merito alla veridicità dei contenuti […]”.

D: Il referente dell’intervento del punto 1.2 della parte I della scheda deve essere lo stesso del punto c) della parte III, cioè che sottoscrive le dichiarazioni?
R: Si. E’ l’unico referente del progetto. Sarà il soggetto che riceverà l’e-mail di conferma e che dovrà sottoscrivere le dichiarazioni e inviare la documentazione richiesta.